Vedi anche: le monete e "Game Over"
È stato il mio terzo computer, dopo il VIC20 e la breve parentesi col Commodore 128D. Ci ho scritto tutte le mie opere principali, inclusi i primi 56 capitoli del Libro - con tutto che il wordprocessor elaborava testi di al massimo 18.6k, e senza sottolineto/grassetto/corsivo (almeno fino a quando l'ho riprogrammato io ;-).
Ulteriori informazioni sul C64 sono disponibili su wikipedia, ma per approfondire raccomando l'ottima enciclopedia sul C64. O, meglio ancora: scarica un simulatore di Commodore64 e rivivi in differita l'epoca d'oro dei pionieri dell'informatica comodamente sul tuo PC.
..state ascoltando la mitica versione per C64 di "Oxygene IV", il brano più famoso di Jean-Michel Jarre - menzionato sia nel Libro che in MindWeb. | ||
Scarica SIDplay (Windows / Mac OS) |
GINO MU
..sta per "Gino emulator". È il programmino BASIC che avevo scritto "al volo" sul Commodore64, al fine di tenere traccia e poter più comodamente studiare i movimenti delle monetine.
Puoi vederlo nell'animazione qua sotto, oppure (meglio ancora!) scaricare il sorgente C64 da far girare sul tuo PC con un simulatore di Commodore 64.
L'ARCHIVIO SEGRETO [RIF: cap.42]
Il 19 Ottobre Alessio creò un archivio informatizzato di tutti i fatti che riguardavano il "paranormale", nascondendolo sul floppy disk di "Captain blood": il videogame che aveva ispirato il suo approccio iniziale con Gino.
Avrebbe rappresentato il nascondiglio ideale. E non solo poiché, dall'esterno, aveva l'aria normalissima di un giochino qualsiasi, un disco anonimo amalgamato al centinaio nel raccoglitore, ma anche poiché:
Poi controllai la directory:
Verificai che il file fosse protetto:
OK: eppure il file c'è, solo che non è più di tipo programma - e il comando LOAD carica solo i files di tipo PRG.
«Ottimo! Rimane giusto lo spazio a sufficienza per creare una subdirectory che mi occupa il resto dello spazio vuoto del disco..»
Soddisfatto per aver allocato all'optimum tutto lo spazio del disco, ora pieno come un uovo, trasferii in /GINO (il nome della directory) tutti i files annessi al caso, a partire naturalmente da Gino MU:
Vabbè, non dilunghiamoci.. Se proprio ci tieni così tanto, le restanti duemilasettecentonovantuno dispense di "Come programmare un computer da museo" le trovi in edicola. Per me, è sufficiente aver dedicato questo pensierino al glorioso veterano nonché caro amico che mi ha accompagnato nel corso di tutti questi anni: il mio Commodore 64, andato in pensione dopo 10 anni di onorato servizio.
"Zzap!" era la principale rivista di videogiochi dell'epoca: un'autentica auctoritas in materia - qualcosa tipo "The Economist" per un finanziere, o "Science" per un biologo.
Del pari della testata inglese omonima (della quale era la versione italiana), si faceva vanto di non pubblicare programmi - ma solamente i trucchi dei videogiochi.
L'unica eccezione si trova a pagina 52 del numero di Giugno del 1990.
"Zak mc Kracken and the Alien Mindbenders" (© LucasFilm 1988) è forse la adventure più geniale mai realizzata, e fuor di dubbio il mio videogioco preferito su Commodore 64.
La trama è una variante della cosiddetta Teoria del Complotto, condita con humour e geniali tocchi di "nonsense" alla Groucho Marx: per invadere la Terra senza incontrare resistenza, gli alieni intendono rimbambire l'umanità trasmettendo un segnale-audio rincoglionitore sulle linee telefoniche - ma dovranno fare i conti con un giovane giornalista a cui, in un'esperienza extra-corporea durante il sonno, è stato rivelato il modo (alquanto complicato) per sconfiggerli.
L'esperienza extracorporea di Zak durante il sonno. guarda il filmato (844k DivX) |
Gli alieni rincoglioniti dalla loro stessa macchina. guarda il filmato (390k DivX) |
Zak deve disegnare la mappa che ha sognato. guarda il filmato (402k DivX) |
Gli alieni si sono impossessàti delle linee telefoniche. |
Non perderti lo straordinario remake in chiave heavy metal del tema di Zak mcKracken!
(Tutte le versioni del tema di Zak su Zak-site.com. Per altre musiche del C64, raccomando www.remix64.com e remix.kwed.org.)
Questo videogioco (© Mindscape 1988) è un Capolavoro Assoluto, di quelli che secondo me andrebbero insegnàti a scuola.
È la storia di un certo Captain Blood, che è stato clonato a sua insaputa.. o forse si era autoclonato ma l'esperimento gli è sfuggito di mano, non ricordo esattamente. Fatto sta che i suoi cloni impazziti stanno seminando caos nella galassia - così gli tocca girarsela tutta, andarli a cercare, e convincerli a "tornare all'ovile".
Come trovarli? Domandando informazioni agli abitanti dei vari pianeti. Alcuni sono evoluti e dispongono di un ampio vocabolario, con gli altri invece bisogna limitarsi alle parole che conoscono - per cui finisce tipo "io tarzan, tu jane, io andare qui, tu vuoi andare qui, tu segui me". :_)
Questo gracile esserino dalla testa a cono comunica tramite il traduttore universale della sua astronave, pigiando col suo lungo dito indice da E.T. sopra un pannello di icone: simboli per “io”, “tu”, “sì”, “no”, “essere”, “avere”, “prendere”, “dare”, “piace”, “guerra”..
..e via di questo passo, fino a simboli più specifici che raffigurano concetti vieppiù astratti, le cui icone però sono quasi sempre disabilitate – perché soltanto gli alieni più evoluti sono in grado di comprenderli. Con tutti gli altri (o anche solo per i primi contatti, fintanto che non hai avuto modo di capire il grado di evoluzione e i propositi del tuo interlocutore) devi abituarti ad esprimere il tuo pensiero tramite semplificazioni.
Ad esempio, se vuoi dirgli: “Ti piacerebbe espatriare in un mondo un po’ meno incasinato” devi tradurre: “Io prendere te. Io dare pace te. Io + te andare mondo pace.”, eccetera.
Assolutamente affascinante. Quando con meno di 100k si facevano miracoli, e con piccoli mezzi si creavano grandi emozioni.
(cfr. il commuovente dialogo finale tra Blood e il proprio stesso clone..)
(Sorvola le icone per leggere cosa significano. Un'icona blu scuro indica un termine sconosciuto all'interlocutore.)
Questo è un alieno appartenente a una razza piuttosto grezza, dal vocabolario assai limitato - dal quale deduciamo che è un vero duro:
Infatti, nonappena ci vede, non sta a sbattersi: bando ai convenevoli, viene subito al sodo domandandoci informazioni sulla nostra nave spaziale a lui sconosciuta (INFORMATION SHIP UNKNOWN).
Quest'altro invece è parecchio più affabile: appena ci vede ci saluta.. ci fa pure l'occhiolino!
A giudicare dal suo ricchissimo vocabolario, è di una razza alquanto evoluta ed intelligente.
Alquanto loquace, è lui stesso ad iniziare il dialogo:
Salve. (HOWDY) | |
Sono il piccolo Yoko. (ME SMALL YOKO) | |
Non so questo che pianeta sia. (PLANET = BOW BOW) | |
So solo che le coordinate spaziali sono 217/11. (COORDINATES 217/11) | |
Sono pacifico. (ME LIKE PEACE) | |
Sono un piccolo Izak. (ME SMALL IZAK) | |
Ho paura della tua astronave. (SMALL YOKO FEAR SHIP) | |
Vorrei sapere chi sei. (SMALL YOKO WANT KNOW IDENTITY ?) |
Rispondiamo:
Mi chiamo Captain Blood. (ME BLOOD)
E lui:
Molto piacere! (HOWDY BLOOD)
Come prima cosa lo rassicuriamo:
Vengo in pace. (ME LIKE PEACE)
E lui:
Il piccolo Yoko è tuo amico. Pace a te. (SMALL YOKO FRIEND PEACE)
Dopodichè entriamo nello specifico:
Mi stai simpatico! (ME LIKE YOU)
E lui:
Tu sei un bravo guerriero. Anche tu mi stai simpatico. (YOU GOOD WARRIOR ME LIKE YOU)
Ora che abbiamo fatto amicizia, Yoko si confida, raccontandoci che qualcuno ha rapito suo padre - per concludere dicendo:
Vai a cercare il mio papà. (SMALL YOKO WANT YOU GO SEARCH POP)
Voglio venire con te sulla tua astronave. (ME WANT YOU TELEPORT YOKO SHIP)
..e a questo punto, e non prima di questo punto, possiamo teletrasportarlo - poichè lui ci ha autorizzàti a farlo, altrimenti avremmo dovuto rispettare la sua volontà (il suo Libero Arbitrio), o tuttalpiù provare nuovamente a convincerlo.