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    Dimensione: 7076 bytes Ultimo aggiornamento: lunedì 3 maggio 2010 h.19:33
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    Colonna sonora consigliata.. IRAQ 2003

    È tutta una tragica farsa: tanto vale buttarla sul ridere..

    Clicca per ingrandire Prontuario per l'invasione:
    missili
    carriarmàti
    truppe
    aerei
    bombe
    navi
    fucili
    una motivazione

    Clicca per ingrandire «Non intendiamo esonerare Saddam Hussein dalle sue azioni. Ci mobiliteremo per far fronte alla minaccia che lui rappresenta per i nostri interessi vitali nel Golfo Persico, fino a che troveremo una soluzione amichevole. La nostra strategia è di essere pronti. In caso contrario, veniamo a farvi un culo così..»

    .. il tutto scritto coi marchi delle principali compagnie petrolifere americane.
    (È stato addirittura pubblicato dal Daily Mirror!)


    (animazione shockwave tratta da dubyadubyadubya.com)
    AI NOSTRI AMICI ED ALLEÀTI
    Come probabilmente avrete già notato, è da qualche tempo che non siamo più gli stessi: revochiamo gli aiuti umanitari a donne e bambini disperatamente poveri, provochiamo guerre per aumentare i guadagni delle compagnie petrolifere, neghiamo il sussidio ai veterani di guerra mutilati, criminalizziamo il pubblico dissenso (le manifestazioni contro il governo), tribunali segreti, sparare.. per primi? Noi non siamo così. Noi siamo Americani: dovremmo essere "i buoni". È evidente che stiamo sperimentando qualche "inconveniente tecnico". Per favore portate pazienza mentre effettuiamo le riparazioni. Nel frattempo però siate gentili: non guardate, è terribilmente imbarazzante. Alla prossima!

    Pensa. Ascolta. Dubita. Discuti. Agisci.

    Vedi anche: Bin Laden & co.

    Negli ultimi tempi si è accelerato lo smantellamento dei principi e dei valori. A tutti i livelli: dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, firmata 54 anni fa da moltissimi stati ma applicata oggi da pochissimi, alla Costituzione Italiana. L'unica regola che conta è il maledetto dio denaro, per cui è lecito e anzi doveroso arricchirsi sempre, comunque. E non importa chi paga, quanto paga. Tutto questo crea sentimenti vari, dall'impegno all'ansia. La gente comincia a apercepire che le regole non ci sono più. E a riflettere su che cosa questo vuol dire.

    .. È facile stare in un salotto a Roma o a Milano e decidere che cos'è il terrorismo. Ma se sei la madre di un bambino iracheno leucemico e tuo figlio muore perchè qualcuno ha deciso che "medicine non ne devono entrare", qual è la tua idea di terrorismo? non percepisci anche questo come un atto terroristico? E lo è. In linea di principio, ma anche dal punto di vista pratico: perchè deve morire mio figlio, se il presidente di quello stato pensa, ricambiato, che il presidente di questo stato è un criminale?

    ElleKappa (su "Sette" del Corriere della Sera) [La guerra?] Certo che si farà, è già decisa e non da ora. L'ho detto anche nel libro, che ho cominciato a scrivere [nel Gennaio 2002]. Stanno già discutendo come spartirsi il petrolio iracheno, il terrorismo non c'entra nulla, è la prola di moda per giustificare tutti i crimini del mondo. Il dramma è che gli uni e gli altri .. sono disposti a usare l'atomica. E non si vede chi possa, poi, fermare questa macchina mortale. ..

    Gino Strada
    ("Famiglia cristiana", 6 Ottobre 2002)

    [C'è da chiedersi] se il presidente eletto nel peggiore dei modi nella storia americana, contestato non solo dai democratici ma anche dal suo partito repubblicano, criticato da prestigiosi editorialisti per la sua mancanza evidente di visione storica, avrà l'ultima parola per lanciarci in un'avventura dal futuro così incerto.

    La questione è sapere se la comunità internazionale, se Colin Powell o Ted Kennedy sapranno dissuadere dai suoi progetti George W., sostenuto da una minoranza ideologica iperconservatrice, animata da un messianismo esaltato (sempre pericoloso in politica), e applaudito da un'ala religiosa retrograda.

    Se non si riuscirà a evitare una guerra contro l'Iraq, si aprirà un'era in cui gli Stati Uniti avranno definitivamente rotto con i principi fondamentali della loro storia più recente. In cui avranno rinunciato alla dottrina del presidente Woodrow Wilson e alla sua filosofia dei 14 punti esposti davanti al Congresso l'8 gennaio del 1918, che rappresentano una netta condanna dell'imperialismo.

    Comincerà un'epoca in cui attaccare uno Stato - senza che questi abbia lanciato alcuna provocazione - per installarvi un regime docile, sarà ammesso in barba a tutte le regole della legalità internazionale. ..

    Lilli Gruber
    ("Io donna" #44, 2002)