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Un megafono gracchiava la voce: "Vieni al circo anche tu!".
Era uno strano, parlava in inglese, e diceva così:
Come on, folks, join the circus! Come on, join the fun! (oh, o, o)
Close your eyes to start the magic, and let the clowns in! (oh, o, o)
Ora che mi ricordo.. Non ero ancora nato, quel giorno lì.
Tutt'intorno tanta gente, faceva una gran vociare e una fila così.
Mamma che fragore, da quel tendone! Chi ne usciva era KO.
Però ben presto poi ci rientrava, a divertirsi oppure.. boh?
Come on folks..
Io ero un bambino curioso, e non si parlava di limiti d'età:
mi lasciai risucchiare dentro al flusso e mi feci trasportare fino là.
Sbirciato da fuori, il tendone del mondo era un gran bel luna-park. (Sembrava..)
Il mio amichetto rise:"Su! Dai,proviamo! Che male vuoi che ti fa?". (Seeeee..)
Come on folks..
Mi han cucito un gatto matto in testa: "È la mente, serve per giocar" (ci dice)
Sarà anche vero, ma non fa che graffiarmi, e non me ne posso liberar!
Poi mi trovo in un posto buio, e stretto, e peso troppo per volar.
Se provo a ritornare indietro, non riesco a fare altro che scalciar.
Cosa ci sono mai venuto a fare? E la festa promessa DOV'È?
Sul programma leggo "Un gran tribolare": embè? La vita è forse tutta qua?
Ehi, lassù! Ma che scherzi sono? Come faccio a uscirci, da qui?
Ehi, ragazzi! Su, dai, non scherziamo! Mi sentite ancora, sì?
"Qui risponde la segreteria telefonica di Dio: sono momentaneamente assente. Lasciate un messaggio dopo il segnale acustico, e quando non vi occorreranno più risposte sarete richiamati."
(Uh? "Segnale acustico"? Ma quale segnale acustico?)
Come on, folks..