La Musica è la voce dell'immensità racchiusa in ognuno di noi: chiunque può percepirla, a patto che non si lasci sopraffare dal rumore del mondo. La Musica è preghiera: le altre sono perlopiù filastrocche che hanno oramai perso di significato. La Musica è sacra. Qualsiasi musica che sia espressione del proprio sè lo è: dunque non esiste alcuna "musica sbagliata in senso assoluto", ma solamente musica autentica ("sentita") e musica contraffatta ("costruita"). Il resto, è solo una questione di consonanze: ogni natura ha una sua musica, e imporre Verdi a Mick Jagger non sarebbe meno ingiusto che fare viceversa. Beethoven oggi farebbe ottimo rock. Mozart rivaleggerebbe con Michael Jackson. Wagner si darebbe all'heavy metal epico dei Manowar. E allora? La Voce del Silenzio non conosce nè suoni nè linguaggi, eppure non ha mai cessato per un solo istante di parlarti - e di parlare per mezzo di te.
La Musica la puoi udire, ascoltare o sentire - rispettivamente con le orecchie, il cervello o il cuore. Nel primo caso, la musica si mescola al rumore del mondo. E soffoca. Nel secondo caso, la musica si invischia nei tortuosi meandri della logica e delle critiche. E si perde. Nel terzo, la musica ti gonfierà l'anima come un fiume affluente a un lago - il lago in cui tu stesso vivi, e dal quale tu stesso trai ossigeno e nutrimento.