Quando si tratta di elaborare qualcosa, occorrono dati. E in mancanza di dati (o, peggio, in presenza di dati incompleti se non addirittura errati), anche il computer più potente del mondo fa cilecca.

Ora: che cos'è la mente, se non ciò che ci permette di formarci una nostra idea della realtà, a partire dall'elaborazione dei dati sensoriali e delle informazioni che riceviamo dal mondo?

Proprio a questo dovrebbe servire, l'istruzione - quel bene prezioso che tanto ci hanno decantato, quando si trattava di giustificare ore e ore di nostra fatica spese sui libri. E gli abbiamo sempre creduto: sia quando dicevano che era per il nostro bene; sia quando garantivano circa l'assoluta veridicità di ciò che ci veniva insegnato.

La maggior parte delle persone si ferma qui: dopo esser stata programmata (perchè di questo si tratta, nè più nè meno), trascorre il resto della vita ripetendo meccanicamente ciò che le è stato impartito: un'esistenza da robot che non solo svilisce la Natura stessa dell'essere umano, ma addirittura lo priva della libertà di cui godono persino le bestie. :-(

Per fortuna, però, vi è un audace manipolo di "pazzi" (nota che il concetto stesso di pazzia è relativo, come insegna la barzelletta del matto che chiede ad un uomo che passa fuori dal cancello del manicomio: "perchè ti hanno rinchiuso là dentro?") che si è accorto di quello che è un dato elementare - eppure, come tutte le cose semplici, spesso trascurato. E cioè: a differenza dai computer, la mente è capace di auto-programmarsi. Ed è precisamente questo, che distingue l'uomo dalla macchina:

• Il computer è soltanto "il cretino più veloce del mondo": se sbagli a programmarlo, andrà avanti in eterno a ripetere gli stessi errori.

• L'uomo, invece, può imparare dai suoi stessi errori, e correggere i meccanismi mentali che li hanno generati.

La differenza è tutta qua.

"TUTTA QUA"?! E ti pare poco? Le conseguenze sono a dir poco sconvolgenti! Sì, perchè:

• Se accetti di vivere come un robot, rinunci di fatto ad aver voce in capitolo circa la tua vita: qualunque cosa ti accada, l'ha decisa qualcun altro per te

• Se invece ti ritieni auto-cosciente, la prima cosa che devi fare è sottoporre il tuo "software" (l'istruzione ricevuta a scuola) a una revisione integrale, cominciando con una verifica elementare: distinguere fra vero e falso (o, meglio, fra ciò che ritieni accettabile per te e ciò che invece non ritieni accettabile)

Questo sito si rivolge a tutti quelli che hanno capito di non essere robot, ma ancora non sanno cosa sono. Neppure io sono arrivato a delle conclusioni definitive - e, chissà?, forse neanche ce ne sono.. :-\ Però ho già fatto un po' di strada. Tanta o poca devo ancora scoprirlo, e l'unico modo è Arrivare - ma posso senz'altro condividere con te quel poco (o quel tanto) che ho già imparato nel lungo Viaggio che mi ha condotto fin qua.