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      Altri x-files.. Bad U.S.A.

      "Quelli come Bush, in Afghanistan diventerebbero bersagli per le esercitazioni terroristiche. Quelli come Bin Laden, negli USA diventerebbero presidenti della repubblica."
      (Francesco Bartucci)

      Tutti sappiamo (anche perchè loro non fanno altro che ripetercelo) che cosa rende grande l'America, quali sono i suoi indiscutibili meriti storici - tali da renderla il modello della "moderna" civiltà occidentale.

      Tuttavia, pur guardandoci bene dallo sfociare nell'antiamericanismo (e sai com'è: da quando dicono "o con noi, o contro di noi" è meglio andarci cauti! ;-), occorre non dimenticare che nessuno è perfetto - e, per restare coi piedi per terra, è sempre meglio sentire pure l'altra campana..

      SOMMARIO:

      • Non è colpa dei cittadini, ma di chi li governa. "C'è una precisa ragione, per cui ci odiano"
      • Altro che democrazia..
      • USA & droga
      • Varie sull'Iraq
      • Le manovre segrete sull'oro nero
      • Rumsfeld gioca alla guerra
      • La democrazia è esportabile con la guerra?
      • Rupert Murdoch, il grande-fratello globale
      • Kill women and children too
      • Toh? Sbuca un altro oleodotto :-7
      • Facile comprare online armi biologiche USA

      Vedi anche:

      • Bush jr. (aka Ciccio Pasticcio)
      • World Trade Center, 11/9/2001
      • La mappa delle guerre nel mondo
      • SorryEverybody.com: a riprova che la colpa non è dei cittadini, ma di chi li governa

      "C'È UNA PRECISA RAGIONE, PER CUI CI ODIANO"
      La coraggiosa lettera di Natale a Bush di mons. Bowman, vescovo in Florida (fonte: agenzia ADISTA n°85, 2002)

      Racconti la verità al popolo, signor Presidente, sul terrorismo. Se le illusioni riguardo al terrorismo non saranno disfatte, la minaccia continuerà fino a distruggerci completamente.

      La verità è che nessuna delle nostre migliaia di armi nucleari può proteggerci da queste minacce. Nessun sistema di Guerre Stellari (non importa quanto siano tecnologicamente avanzate né quanti miliardi di dollari vengano buttati via con esse) potrà proteggerci da un'arma nucleare portata qui su una barca, un aereo, una valigia o un'auto affittata. Nessuna arma del nostro vasto arsenale, nemmeno un centesimo dei 270 miliardi di dollari spesi ogni anno nel cosiddetto "sistema di difesa" può evitare una bomba terrorista. Questo è un fatto militare.

      Signor Presidente, lei non ha raccontato al popolo americano la verità sul perché siamo bersaglio del terrorismo quando ha spiegato perché avremmo bombardato l'Afghanistan e il Sudan.

      Lei ha detto che siamo bersaglio del terrorismo perché difendiamo la democrazia, la libertà e i diritti umani nel mondo. Che assurdo, signor Presidente!

      Siamo bersaglio dei terroristi perché, nella maggior parte del mondo, il nostro governo difende la dittatura, la schiavitù e lo sfruttamento umano. Siamo bersaglio dei terroristi perché siamo odiati.

      E siamo odiati perché il nostro governo ha fatto cose odiose. In quanti Paesi, agenti del nostro governo hanno deposto dirigenti eletti dal popolo, sostituendoli con militari-dittatori, marionette desiderose di vendere il loro popolo a corporazioni americane multinazionali?

      Abbiamo fatto questo in Iran quando i marines e la Cia deposero Mussadegh perché aveva intenzione di nazionalizzare il petrolio. Lo sostituimmo con lo scià Reza Pahlevi e armammo, allenammo e pagammo la sua odiata guardia nazionale Savak, che schiavizzò e brutalizzò il popolo iraniano per proteggere l'interesse finanziario delle nostre compagnie di petrolio. Dopo questo sarà difficile immaginare che in Iran ci siano persone che ci odiano?

      Abbiamo fatto questo in Cile. Abbiamo fatto questo in Vietnam. Più recentemente, abbiamo tentato di farlo in Iraq. E, è chiaro, quante volte abbiamo fatto questo in Nicaragua e nelle altre Repubbliche dell'America Latina?

      Una volta dopo l'altra, abbiamo destituito dirigenti popolari che volevano che le ricchezze della loro terra fossero divise tra il popolo che le ha prodotte. Noi li abbiamo sostituiti con tiranni assassini che avrebbero venduto il proprio popolo per ingrassare i loro conti correnti privati attraverso il pagamento di abbondanti tangenti affinché la ricchezza della loro terra potesse essere presa da imprese come la Sugar, United Fruits Company, Folgers e via dicendo.

      Di Paese in Paese, il nostro governo ha ostruito la democrazia, soffocato la libertà e calpestato i diritti umani. È per questo che siamo odiati intorno al mondo. Ed è per questo che siamo bersaglio dei terroristi.

      Il popolo canadese gode di democrazia, di libertà e diritti umani, così come quello della Norvegia e Svezia. Lei ha sentito mai dire che un'ambasciata canadese, svedese o norvegese siano state bombardate?

      Noi non siamo odiati perché pratichiamo la democrazia, la libertà e i diritti umani. Noi siamo odiati perché il nostro governo nega queste cose ai popoli dei Paesi del terzo mondo, le cui risorse fanno gola alle nostre corporazioni multinazionali. Quest'odio che abbiamo seminato si ritorce contro di noi per spaventarci sotto forma di terrorismo e, in futuro, terrorismo nucleare.

      Una volta detta la verità sul perché dell'esistenza della minaccia e della sua comprensione, la soluzione diventa ovvia. Noi dobbiamo cambiare le nostre pratiche. Liberarci delle nostre armi (unilateralmente, se necessario) migliorerà la nostra sicurezza. Cambiare in modo drastico la nostra politica estera la renderà sicura.

      Invece di mandare i nostri figli e figlie in giro per il mondo per uccidere arabi in modo che possiamo avere il petrolio che esiste sotto la loro sabbia, dovremmo mandarli a ricostruire le loro infrastrutture, fornire acqua pulita e alimentare bambini affamati.

      Invece di continuare a uccidere migliaia di bambini iracheni tutti i giorni con le nostre sanzioni economiche, dovremmo aiutare gli iracheni a ricostruire le loro centrali elettriche, le stazioni di trattamento delle acque, i loro ospedali e tutte le altre cose che abbiamo distrutto e abbiamo impedito di ricostruire con le sanzioni economiche.

      Invece di allenare terroristi e squadroni della morte, dovremmo chiudere la nostra Scuola delle Americhe.

      Invece di sostenere la ribellione e la destabilizzazione, l'assassinio e il terrore in giro per il mondo, dovremmo abolire la Cia e dare il denaro speso da essa ad agenzie di assistenza.

      Riassumendo, dovremmo essere buoni invece che cattivi. Chi tenterebbe di trattenerci? Chi ci odierebbe? Chi vorrebbe bombardarci? Questa è la verità, signor Presidente. È questo che il popolo americano ha bisogno di ascoltare.

      "COSA ABBIAMO PERDUTO": PARLA UN VERO AMERICANO
      di Alessandra Farkas su "Sette" de "Il corriere della sera" #7, 2004

      .. Il direttore di "Vanity Fair" Graydon Carter, [che] sta scrivendo anche un libro "What we've lost" ("cosa abbiamo perso"), [è considerato] il leader del movimento di intellettuali, scrittori e giornalisti "liberal" decisi a rovesciare ciò che definisce "l'iniquo e dittatoriale regno di George W.Bush": .. "il primo presidente .. che controlla l'intero governo USA, dalla Casa Bianca al Congresso ai tribunali. .. Abbiamo demolito i capisaldi della nostra democrazia, e ci vorranno decenni per ristabilirli. .. Bush ha strumentalizzato la guerra contro il terrorismo per sovvertire le libertà civili nate da secoli di lotte e sangue. .. Se gli diamo altri 4 anni, torneremo all'età della pietra. .. Ho intenzione di scoperchiare gli insidiosi pericoli, nascosti nelle macchine elettroniche adibite al voto. .. Al contrario dei normali bancomat, queste macchine non rilasciano alcuna ricevuta, e la mancanza di tracce scritte spiega l'enorme discrepanza tra exit poll .. e i calcoli elettronici."

      Come spiega la svolta dei media nel Paese che ci ha dato il Watergate?
      I giornalisti USA sono terrorizzati dall'essere chiamati 'antipatriottici': un aggettivo che queta Casa Bianca, e soprattutto il guru di Bush, Carl Rove, usano per bollare qualsiasi tipo di dissenso. ..

      Quale [candidato alle elezioni presidenziali] ha le carte in regola per sconfiggere Bush?
      Hillary Clinton era la migliore carta dei democratici, ma .. non sono riuscita a convincerla a candidarsi. Oggi punterei [su] Kerry-Edwards. .. Il problema è che i repubblicani hanno raccolto molti più soldi, .. e in questo Paese i soldi fanno vincere. Oggi tutte le grandi lobby - farmaceutiche, assicurativo-sanitarie e giudiziarie - rivogliono Bush.

      Cosa consiglierebbe a Kerry per sconfiggerlo?
      Puntare sulla carta del veterano del Vietnam. Tutti sanno che Bush è un imboscato che finge a giocare al soldatino in una guerra che lui non deve combattere. ..

      Cosa pensa del rapporti di lord Hutton sulla BBC?
      E' un insabbiamento totale e vergognoso, che rende l'autoflagellazione della BBC del tutto ingiustificata. [Ma] temo che dietro le quinte stiano già cucinando nuovi inganni.

      A cosa si riferisce?
      Non mi sorprenderei se avessero già predisposto qualche 'sorpresa d'ottobre', come trovare magicamente Osama bin Laden, che magari hanno già catturato ma tengono in cantina per usare nel momento più propizio. O se spuntassero fuori le armi di distruzione di massa di Saddam, che ovviamente avrebbero il 'made in USA' stampato sopra.

      .. E di Laura Bush cosa pensa?
      E' una donna interessante e indipendente che viene tenuta a bada, probabilmente con una massiccia dose quotidiana di psicofarmaci. Gliuelo si legge negli occhi. ..

      ALTRO CHE DEMOCRAZIA..
      su Digilander

      «Nessuno ha detto niente, quando Nixon ha bombardato illegalmente la Cambogia. Ma se lo avessero sorpreso in una camera d'albergo con una minorenne, lo avrebbero cacciato in due giorni» (Woody Allen)

      .. La tanto sbandierata "democrazia statunitense" altro non è che un'oligarchia plutocratica assolutamente priva di possibilità di reale alternanza, in quanto le linee politiche dei due "partiti" - il Repubblicano ed il Democratico - sono, nei fatti, in toto coincidenti. A parte la demagogica "salvaguardia dei valori familiari" del partito repubblicano; e la caricatura populistica, progressista e blandamente umanitaria, professata dai democratici; nei fatti, in qualsiasi dei due partiti sia eletto il presidente, sempre e comunque egli tutelerà, in maniera ossequiosa e servile, gl'interessi delle multinazionali che lo hanno, con i loro finanziamenti, posto, ufficialmente, e solo ufficialmente, alla guida della nazione.

      Le multinazionali statunitensi hanno trasformato interi subcontinenti in colonie di fatto (ci si riferisce all'America Latina), nelle quali, per attuare lo sfruttamento selvaggio delle risorse naturali ed umane, non hanno mai avuto scrupolo di usare qualsiasi mezzo. L'America Latina, la Tailandia, il Pakistan, la Turchia, le Filippine e molti stati africani si trovano sotto il tacco d'acciaio delle multinazionali. Esse trovano nel governo americano (ch'è del resto una loro diretta emanazione) un paladino dei loro laidi interessi economici. La Casa Bianca può, tramite i propri servizi segreti, pilotare colpi di stato militari, ogni qual volta una "repubblica delle banane" tenti la via dell'emancipazione da Washington.

      Naturalmente, un colpo di stato filoamericano da solo non basta per raggiungere gli scopi delle multinazionali: per reprimere moti studenteschi o dei lavoratori (che percepiscono solo il salario di sussistenza); per imporre immensi espropri di terre a proprio favore (in questo la United Fruits è maestra); per imporre le infami "tasse d'importazione " ed ogni altra sorta di supruso, c'è bisogno di un vero e proprio esercito d'occupazione coloniale, feroce e spietato. Ma come fare per ottenerlo?, e, soprattutto, come fare per... finanziarlo? Gli USA non possono per motivi d'immagine oltre che economici, imporre direttamente il loro esercito in ogni colonia di fatto; ed allora si procurano eserciti in loco, i quali serviranno per eliminare fisicamente qualsiasi sindacalista che chieda aumenti salariali; qualsiasi studente che voglia la libertà per il proprio paese; qualsiasi agricoltore che non voglia cedere ad un prezzo ridicolo la propria terra; nonché qualsiasi politico o religioso che inopinatamente attenti al loro potere.

      Detti eserciti locali vengono di volta in volta soprannominati: "polizia segreta", o, più spesso, "squadroni della morte". .. Le loro vittime hanno molti nomi, il più comune dei quali è "desapareçidos", che significa "scomparso"; in una fossa comune, naturalmente.

      Sempre più frequentemente può capitare che il regime militare si mascheri da democratico, fermo restando un fortissimo potere di controllo dei militari filoamericani sul governo.

      .. Altamente significativo al riguardo è l'esempio cileno: quando in Cile il ministro Salvador Allende tentò di nazionalizzare le importantissime miniere di rame e tutte le altre attività economiche del paese possedute dalle multinazionali americane; la CIA armò la mano del generale Pinochet che, non contento d'aver ammazzato tutti gli uomini del governo, massacrò, in via preventiva, circa 30.000 intellettuali e sindacalisti che avrebbero potuto dare fastidio. E questo solo nelle prime 48'ore del suo governatorato... un inizio alla grande, non c'è che dire...

      USA & DROGA
      di Gary Webb, autore dell'inchiesta "The dark alliance" sul San José Mercury News, riportata su clarence.com

      "E' stato calcolato che il consumo illegale di droghe negli Stati Uniti dalla fine degli anni '80 è arrivato ad un giro finanziario di 110 miliardi di dollari ogni anno" (Paul Johnson, Modern Times, p.782). La cosiddetta Drug War non fa altro che arrestare qualche spacciatore e mantiene alti i profitti dei grandi trafficanti. [Ma] prima del traffico, bisogna parlare della produzione. La CIA provvede all'elaborazione di nuove molecole stupefacenti (è una sua tradizione...) e poi le immette nel mercato di massa, a partire da quello americano. Nel 1998, l'Agenzia ha lanciato pubblicamente "quattro nuovi eccitanti, di grande qualità e sicurezza", secondo le parole dell'allora direttore John Deutch. Le quattro droghe sono: 1) il Blue Glass, da fumarsi per ottenere cinque minuti di sballo euforico seguito da catatonia; 2) il Brainscratch, un allucinogeno che, utilizzato come collirio, raggiunge immediatamente la corteccia cerebrale e dura almeno dieci ore; 3) lo Zoom-B, narcotizzante da iniettarsi, che la CIA prevede sostituire il popolarissimo crack in pochi anni; e lo Spike, allucinogeno, in pillole da ingerirsi per due ore di anestesia totale. L'annuncio fu dato durante una sorta di "festival della droga" che veniva proiettato su schermo gigante nei ghetti di Newark, Cabrini-Green e Detroit.

      .. "Se voi prestate attenzione a ciò che ha scoperto la commissione Kerry, istituita dal Senato negli anni Ottanta, troverete testimonianze secondo le quali aerei carichi di droga atterravano in una base aerea militare in Florida. .. Esisteva un regolamento doganale il quale precisava che certi voli non dovevano essere sottoposti ad alcun controllo, trattandosi di voli della CIA. .. L'avvocato di un trafficante mi ha rivelato che non erano rare le spedizioni superiori alla tonnellata. Avevano a disposizione di grossi aerei da trasporto utilizzati per l'invio degli aiuti umanitari alla Contra. .. Dopo che il Congresso aveva votato la chiusura dei crediti militari, l'amministrazione Reagan tergiversò e mise in piedi l'NHAO, .. istituito per distribuire 27 milioni di dollari in aiuti umanitari. .. Ho scoperto legami con il Dipartimento di Stato, con il Consiglio di sicurezza nazionale, la CIA e la DEA. Ognuna di queste agenzie era implicata in svariati modi. Siamo in possesso di prove significative secondo le quali membri del cartello in questione erano in contatto con funzionari delle suddette agenzie proprio mentre questo traffico di cocaina era al suo apice. Tali agenti non sono stati mai inquisiti. .. La DEA era in rapporto con Norwin Meneses, il capo del cartello. Egli stesso lavorava per quest'agenzia già da qualche anno. Ecco perché non è mai stato arrestato negli usa: era protetto."

      .. Dall'inizio della sua inchiesta, si è assistito a una campagna molto intensa per screditarla e impedirle l'accesso ai mass media. Può parlarcene?

      .. "Be', ho visto giornalisti scrivere che non avevo alcuna prova a sostegno di quanto avanzavo; che niente di quanto affermavo era fondato. C'è stato un articolo del «Washington Post», secondo cui l'inchiesta insinuava che la CIA avesse mire sull'America nera. Era una campagna di disinformazione molto sottile. .. «Va be', dopo tutto non ci sono prove», questo era quanto la gente avrebbe dovuto pensare. .. Negli anni Ottanta, esisteva la «Gestione della Percezione». Si trattava di un programma istituito all'interno stesso del Dipartimento di Stato, da esperti in propaganda della CIA con l'obiettivo di: a) rilevare, ponendoli nell'impossibilità di nuocere, tutti i giornalisti critici verso la guerra della Contra; .. b) intimorire i redattori e gli altri giornalisti tentati di seguirne l'esempio. .. C'è gente incaricata di propalare dicerie sul vostro conto. Sono gli agenti di Accuracy in Media, l'organizzazione di Reed Irvine, gli stessi .. che erano montati sugli spalti negli anni Ottanta per sostenere che a El Mozote non era successo niente [un'unità speciale, addestrata dall'esercito americano, procedette allo sterminio della popolazione del villaggio di El Mozote, in Salvador, trucidando più di 300 tra uomini, donne, vecchi e bambini, ndr], che la notizia del massacro era una bufala e che il reporter del «Times», Raymond Bonner, era un simpatizzante comunista. .. La grande stampa è ormai convinta che alla base della nostra inchiesta non ci sia nulla di concreto. Anche se nessuno, di fatto, è riuscito a scoprirvi degli errori. [E intanto] si continua ad arrestare gente per traffico di cocaina. E proprio questo affaire ha fatto entrare tonnellate su tonnellate di cocaina negli Stati Uniti. .. Ma nessuno finora è ancora stato punito per questo, a parte gli abitanti dei quartieri presi di mira. ..

      VIA I TALEBANI, TORNA L'EROINA
      di Lilli Gruber su "Io donna" #8, 2003

      L'Afghanistan ha riconquistato il posto di primo produttore mondiale di oppio. Con 3432 tonnellate nel 2002 [quasi 19 volte la produzione dell'anno precedente, ndJB], assicura i 3/4 della produzione totale della pianta da cui si ricava la pasta di eroina. Così, sotto il controllo di una forza internazionale nella quale operano anche militari americani, il Paese è in testa davanti a Birmania e Laos. I talebani, cacciati nell'ottobre del 2001, avevano proibito la coltivazione delle piantagioni di papavero. Nel 2001 la produzione era perciò crollata a 185 tonnellate.

      VARIE SULL'IRAQ

      • "Forse il presidente Bush è militarmente il più scaltro della storia: prima fa in modo che l’Iraq distrugga tutte le sue armi, e poi gli dichiara guerra." (Jay Leno)

      • [Il] buon falchetto Rumsfeld, quello che da mesi non fa altro che abbaiare all’insegna delle armi di distruzione di massa in possesso del feroce Saddam, [è stato messo gravemente in imbarazzo da alcuni documenti che] attestano il ruolo da lui avuto durante la guerra Iran-Irak, in qualità di inviato in Medio Oriente dell’amministrazione Reagan. Amministrazione che era perfettamente a conoscenza dello sviluppo e dell’utilizzo "quasi quotidiano" di armi chimiche contro l’Iran da parte di Saddam Hussein. Non solo: Rumsfeld gli diede una mano autorizzando l’esportazione di agenti biologici, tra i quali l’antrace, nonché composti essenziali per la fabbricazione di armi chimiche, e bombe a grappolo, vendute dalla sezione della CIA di stanza in Cile. Malgrado si sapesse dettagliatamente dell’utilizzo di gas nervino da parte degli iracheni, vennero loro forniti rapporti di intelligence relativi ai movimenti di truppe iraniane. La consegna dell’amministrazione Reagan era di fare "qualunque cosa fosse necessaria e legale" per impedire che l’Irak perdesse la guerra. Ora, però, a distanza di tanti anni, qualcuno ci sta invece perdendo la faccia... (Tom Bosco)

      • [Quale sarà] la moneta utilizzata in futuro per il commercio del petrolio, e di conseguenza il dominio economico mondiale? .. Sinora l’America aveva il monopolio, ma proprio l’Iraq, nel 1999, lo infranse iniziando a vendere il suo petrolio non più in dollari, bensì in euro, ricavandone maggiori vantaggi. Se l’America invadesse l’Iraq assumendone il controllo, ributterebbe a mare l’euro e la sua posizione di dominio economico diverrebbe inattaccabile. Australia e Gran Bretagna sostengono gli USA, convinti di ricavarne in seguito dei vantaggi. Francia e Germania sono la punta di lancia dell’Unione Europea, la Russia vorrebbe aggregarsi e la Cina non disdegnerebbe che gli europei si ritagliassero una bella fetta di potere, in attesa che la sua economia a livello internazionale cresca al punto di condividerne poi i benefici. .. Il dibattito .. non è SE l’America soffrirebbe dalla perdita del monopolio del dollaro nel commercio del petrolio - il che è scontato - bensì QUANTO duramente ne verrebbe colpita. L’opinione comune tra gli analisti è che l’impatto sarebbe molto duro nella migliore delle ipotesi, e catastrofico nella peggiore. Per gli Stati Uniti si profilerebbe il collasso economico. Dopo l’Iraq, infatti, altre nazioni hanno cominciato a prendere in considerazione l’idea di usare l’euro come moneta di scambio nelle transazioni petrolifere: l’Iran, il Venezuela, la Russia. Insomma, se questa tendenza ad usare gli euro e non i dollari si diffondesse a macchia d’olio (ed è questo che gli Stati Uniti temono di più), il tremendo disavanzo statunitense (al momento in cui scrivo dovrebbe essere pari alla stratosferica cifra di 6.453.244.681.378,86 dollari!) determinerebbe un crollo senza precedenti nella storia. (Geoffrey Heard, giornalista australiano)

      • [A beneficiare dei] contratti che il governo [USA] ha assegnato, a sua totale discrezione e senza regolare asta, per ricostruire l'Afghanistan e l'Iraq, .. per un totale provvisorio di 8 miliardi di dollari, sono una settantina di aziende che hanno donato più di mezzo milione di dollari alla campagna elettorale di George W. Bush nel 2000, più di quanto abbiano elargito dal 1990 in poi a ogni altro candidato. .. Il contratto maggiore, con una prima tranche di 2,3 miliardi di dollari destinati a servizi d'appoggio alle truppe americane e alla rimessa in funzione dell'industria petrolifera irachena, è stato dato dall'amministrazione Bush alla Kellog, Brown & Root, una controllata della Halliburton. Presidente della medesima, prima di accettare di correre per la vicepresidenza nel 2000, era Dick Cheney. [Sette de "Il corriere della sera", #48, 2003]

      LE MANOVRE SEGRETE SULL'ORO NERO
      di Marco de Martino, su panorama del 30 gennaio 2003

      <<Il partito della guerra del petrolio - quello di Bush junior della Harken e di Bush papà del Carlyle Group (dove stanno anche un po' di parenti stretti di Osama), quello di Dick Cheney della Halliburton, di Condoleezza della Chevron, di Rumsfeld della Occidental.. il vertice della "grande democrazia americana" tanto per capirci>>

      Mentre parlano di attaccare Baghdad, gli ufficiali del Pentagono pensano a come difendere Kirkuk, la cittadina del nord dell'Iraq dove viene prodotto un terzo del petrolio del paese. .. Saddam Hussein .. in un atto di disperazione potrebbe ordinare di dare fuoco ai pozzi. .. I curdi, le cui comunità guadagnano il 13% sui ricavi del petrolio prodotto a Kirkuk, già durante la prima guerra del Golfo si impadronirono brevemente degli stabilimenti petroliferi e ora potrebbero riprovare il colpo di mano. Se dovesse succedere, sono pronti a intervenire 12 mila soldati turchi: l'oleodotto che parte da Kirkuk passa dal loro paese portando con sè grande ricchezza.

      .. In gioco è il futuro del settore energetico e con esso quello dell'economia globale. [I giacimenti iracheni] sono inferiori solo a quelli dell'Arabia Saudita: sotto il deserto iracheno si nascondono da 112 a 220 miliardi di barili di petrolio, a seconda dei calcoli. La produzione del paese, ferma ora a quota 2,5 milioni, potrebbe in pochi anni salire a 8 milioni di barili al giorno. Una cifra che avrebbe un impatto enorme sul mercato globale, che di barili ne consuma 77 milioni.

      Ma soprattutto il ritorno sul mercato energetico dell'Iraq, ridotto a un riolo secondario dall'inizio della guerra con l'Iran nel 1980, è destinato a dare una scossa agli equilibri politici internazionali. In gioco è il delicato rapporto tra i sauditi e gli Stati Uniti, già messo alla prova dagli attacchi terroristici dell'11 settembre: da Riad gli americani, i più grandi consumatori mondiali di petrolio, comprano circa un quinto del loro fabbisogno. .. A complicare le cose c'è l'insaziabile sete di energia di un paese come la Cina, dove i consumi di petrolio sono aumentati del 110% negli ultimi 10 anni, senza riserve adeguate a sotenerli.

      .. A preoccupare di più i dirigenti della Exxon-Mobil e della Cheveron-Texaco è il rapporto dal titolo "principi guida della politica americana dopo il conflitto in Iraq". [E poi continuano a dire che non è detto che si faccia la guerra! :-p ndJB] .. Ovviamente gli americani confidano sul fatto che per ricostruire i propri pozzi gli iracheni debbano affidarsi a imprese multinazionali, [come ad esempio] la Halliburton che era diretta dal vicepresidente Dick Cheney. ["ma tu guarda" :-p ndJb]

      [Quanto all'Iraq,] ha detto Fadhil Chalabi, ex ministro dell'energia iracheno, ora direttore del Center for global energy studies di Londra: "Essere vincolato dall'Opec potrebbe non rientrare più nei suoi interessi. Quando raggiungerà una produzione di 8 milioni di barili al giorno, anzi, l'Iraq sarà una seria alternativa al petrolio saudita". Che gli Stati Uniti siano in cerca di alternative a un rapporto sempre più problematico, è innegabile. ..

      RUMSFELD GIOCA ALLA GUERRA
      su Panorama del 30 gennaio 2003

      <<Per proseguire nella sua politica, Rumsfeld ha bisogno di un budget di 500 milardi di dollari, il più alto dai tempi della Guerra Fredda>>

      Zio Sam.. riveduto e corretto. :-7 Ormai quasi ogni giorno, alla scrivania del suo spazioso ufficio al Pentagono, il segretario alla difesa americano Donald Rumsfeld studia attentamente un documento segreto il cui contenuto è noto solo a una ristretta cerchia di ufficiali statunitensi: si tratta del Deployment order no. 177, .. un dossier che consta di una serie di documenti, di 10-20 pagine ciascuno, che spiegano in dettaglio quando, come e dove si dovranno impiegare nella guerra in Iraq i battaglioni di esercito e marina, le portaerei e le forze dell'aviazione. .. La prima bozza di documento .. giunse al Pentagono quasi un anno fa. [E poi dicono che non sanno se la guerra si farà! :-p ndJB] .. Se la guerra dovesse scoppiare, sarebbe un retaggio di Rumsfeld. Vinta o persa, questa sarebbe la sua guerra.

      [Sebbene] le frasi a effetto di Rumsfeld del genere "non si fanno prigionieri" [facciano] colpo sui soldati destinati a combattere in Iraq, .. il generale Norman Schwarzkopf, che condusse la prima guerra del Golfo ed è ormai in pensione, afferma di trovare "inquietante" che Rumsfeld eserciti il proprio controllo sull'intero meccanismo: "Sembra che sia a capo del 100% dell'operazione".

      [Intanto,] le previsioni di successo da parte dei militari sembrano meno ottimistiche di quelle dei civili dell'amministrazione. .. Mentre Franks [il generale che guiderà l'esercito in caso di guerra, capo del comando centrale americano ndJB] sosteneva di aver bisogno di almeno 250 mila uomini, Rumsfeld non voleva concederne più di 100 mila. .. "Rumsfeld mette sempre in dubbio le affermazioni degli altri", sostiene un ufficiale della US Navy che lavora con lui. "Vuole prove per tutto. In pratica, la sua logica è: datemi le cifre, e io vi darò soldati e denaro". .. Franks voleva che i caccia americani si accanissero sulle postazioni irachene per 10, 15 giorni prima di dare avvio alla guerra di terra. .. Rumsfeld ha ridotto il piano di bombardamento aereo a soli 7 giorni o anche meno, .. insistendo che, una volta aperto il fuoco, i carri armati e gli altri mezzi corazzati statunitensi dovrebbero superare le linee di rifornimento e raggiungere Baghdad nel giro di pochi giorni, se non addirittura ore, invece di mantenere un'andatura moderata e avanzare insieme a mezzi più lenti. Questo piano ambizioso è tipico di Rumsfeld, [che nel frattempo] continua a spostare i contingenti di qua e di là a seconda che le nazioni aderiscano o si dissocino dalla coalizione contro Saddam.

      .. Poco dopo essere entrato in carica nel 2001, Rumsfeld ha annunciato i propri piani per "trasformare" l'esercito, la marina, l'aviazione e i corpi dei marine in unità da combattimento più leggere, veloci e discrete. Per gli uomini in divisa, "trasformare" non voleva solo dire tagli, ma anche sottostare alla supervisione dei civili. Così i militari hanno fatto quello che sanno far meglio di chiunque altro: si sono preparati per un lungo assedio. Rumsfeld si è scontrato contro un muro di generali, membri del Congresso, lobby e produttori di armi che lavoravano in sordina dietro le quinte per far fallire tutti i suoi piani. .. Per quanto si sia concentrato sulla questione irachena, [Rumsfeld] esercita la sua influenza un po' su tutto: il controllo degli armamenti, la politica della Cina, la crisi nordcoreana e la caccia infruttuosa di Bin Laden. .. "Rumsfeld è un prepotente, un arrogante e ha un ego smisurato", sostiene un alto ufficiale dell'US Army che vanta più di trent'anni di carriera. Le proteste più violente vengono proprio dall'esercito. .. [Andiamo "bene".. :-p ndJB]

      LA DEMOCRAZIA È ESPORTABILE CON LA GUERRA?
      di Ennio Caretto, su "Sette" de "Il corriere della sera" (#9, 2003)

      .. Dietro il nuovo conflitto c'è anche l'idea che la soluzione allo scontro fra Occidente e mondo musulmano stia nella diffusione, in tutta l'area, delle nostre regole di convivenza.

      1776Stati Uniti1901Australia .. Date convenzionali, che tengono conto della libertà delle elezioni e della concreta alternanza al potere. Per necessità di semplificazione non si è presa in considerazione una serie di elementi come periodi preedenti di regime democratico (nel caso della Germania, tra il '19 e il '33).
      1831Belgio1914Irlanda
      1832Regno Unito1917Finlandia
      1848Olanda1945Giappone
      1859DanimarcaItalia
      1866Svezia1949Germania
      1867Canada1974Grecia
      1870Francia1976Portogallo
      1874IslandaSpagna

      Storico, agente dei servizi segreti nella Seconda guerra mondiale, consigliere di John F. Kennedy alla Casa Bianca, premio Pulitzer per le biografie di vari presidenti, docente nelle più prestigiose università; a 85 anni, Arthur Schlesinger jr è la memoria storica e la coscienza civile degli Stati Uniti, un maestro del pensiero americano. ..

      La democrazia, secondo lei,è davvero un bene esportabile?
      Bisogna distinguere. I principi, i valori, gli ideali della democrazia, chiamiamoli come vogliamo, sono di certo esportabili: rispondono a esigenze fondamentali dell'essere umano, la libertà, la dignità, l'eguaglianza e così via. Ma non sono sempre esportabili le istituzioni democratiche, se non in casi particolari. E comunque, non si esportano con la guerra, come Bush vorrebbe fare per l'Iraq. Bill clinton proponeva di diffondere le istituzioni della democrazia nel mondo pacificamente, non con le armi. .. Parliamo di una evoluzione di anni, non di mesi.

      Quali sono i migliori strumenti di diffusione delle istituzioni democratiche?
      L'esempio, il dialogo, l'assistenza, la globalizzazione dal volto umano, strumenti utili tra l'altro a prevenire il terrorismo. Ma se un Paese è unilateralista, se adopera i capitali per depredare i mercati come una volta si usavano le cannoniere per depredare le nazioni, il suo modello democratico verrà messo in discussione. .. L'amministrazione [Bush] è stata arrogante con gli alleati. Ha denunciato trattati importanti come quello di Kyoto contro i gas o quello del Tribunale criminale internazionale. Nel braccio di ferro sull'Iraq ha esercitato ruvide pressioni su titti, spaccando la NATO e l'UE. Infine ha elaborato una dottrina, quella della guerra preventiva, pericolosa per due motivi: che sostituisce l'imperio americano all'ordine basato sulle Nazioni Unite, e che offre un pretesto alle altre potenze per fare guerra a chi pare loro. Noi non ci eravamo mai comportati in questo modo. .. La soluzione non sta nei bombardamenti di Teheran e di Pyongyang, bensì nella collaborazione degli alleati, dei Paesi arabi e terzi; e nel ricorso all'ONU e agli altri organismi internazionali. L'America è la nazione-guida, ma se vuole davvero che la democrazia si diffonda ovunque nel mondo non deve comportarsi da impero: il vero leader sa anche consultarsi e ascoltare. .. Parigi e Berlino non sono la vecchia Europa, come sostiene Rumsfeld, sono la nuova, che ha imparato la lezione delle sue guerre, che riequilibra i nostri eccessi, che media. La vecchia Europa sono Madrid e Roma, che corrono dietro agli USA. Più che antiamericani, gli europei del dissenso mi sembrano anti Bush. [Exacto ndJB] Quanto al risentimento dell'amministrazione e di molti nostri media nei vostri confronti, è un'espressione d'intolleranza che non ha giustificazione: siete alleati, non sudditi. E tra alleati si dialoga finchè non si raggiunge un accordo.

      Ecco una lista (da William Blum su ZNet) di tutte le nazioni bombardate dagli USA dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi: Cina 1945-46, Corea del Nord 1950-53, Cina 1950-53, Guatemala 1954, Indonesia 1958, Cuba 1959-60, Guatemala 1960 e 64, Congo 1964, Peru 1965, Laos 1964-73, Vietnam 1961-73, Cambogia 1969-70, Guatemala 1967-69, Grenada 1983, Libia 1986, El Salvador anni '80, Nicaragua anni '80, Panama 1989, Irak 1991-99, Sudan 1998, Afghanistan 1998, Jugoslavia 1999. In quanti di questi casi le azioni militari hanno portato ad avere una reale democrazia rispettosa dei diritti umani? Nessuno. (Peter Goodgame)

      Nel 1948, George Kennan, direttore del Dipartimento di Stato USA, scrisse nel suo Piano di Studio delle Politiche: "abbiamo circa il 50% delle ricchezze mondiali ma solo il 6,3% della popolazione. .. In questa situazione, è evidente che non possiamo evitare di suscitare invidia e risentimento nei nostri confronti. La nostra vera missione per il prossimo futuro è di .. mantenere questa condizione di disparità. .. Per far ciò dobbiamo fare a meno di tutti i sentimentalismi e dei sogni a occhi aperti. .. Dobbiamo finire di parlare di obiettivi irreali come i diritti umani, il miglioramento delle condizioni di vita e la democratizzazione. Il giorno nel quale si parlava di potere in modo onesto è ormai lontano." (tratto da What Uncle Sam Really Wants, di Noam Chomsky, Odonian Press, 1986)

      Woolsey è l'ex direttore della CIA, .. l'uomo che a metà degli anni Novanta tentò invano di defenestrare Saddam Hussein. In un articolo sul "Wall Street journal", ha usato il film western .. "Mezzogiorno di fuoco" .. come metafora del rapporto America-Europa nella guerra al terrorismo. A suo giudizio, lo sceriffo Will Kane è l'America, che si batte altruisticamente contro l' "Asse del male"; e la cittadinanza pavida di Hadleyville è l'Europa, che non vuole saperne di collaborare. "Europei, rintanatevi nelle vostre case", ha concluso Woolsey, "e cominciate a pregare che quando tutto sarà finito noi non gettiamo la stella per terra e ce ne andiamo". [Magari! :-) ndJB] .. Un'arroganza e unilateralismo inammissibili. .. Se l'America pensa che il terrorismo si sconfigga con bombe e missili, con abusi ai danni dei prigionieri di guerra e con i tribunali militari segreti, sbaglia. L'Europa ha subito il terrorismo sulla propria pelle per decenni, e l'America, che lo scopre solo adesso, dovrebbe avere l'umiltà di ascoltarla. Il terrorismo si sconfigge con l'infiltrazione nelle sue cellule, la collaborazione tra i Paesi, inclusi quelli dell'Islam. Insomma, si sconfigge CURANDONE LE CAUSE. Un divario culturale che esiste anche nella lotta contro il crimine: l'Europa è per la riabilitazione, l'America per la repressione. (Ennio Caretto su "Io donna")

      RUPERT MURDOCH, IL GRANDE-FRATELLO GLOBALE
      di Marc Gunther, su "Sette" de "Il corriere della sera" (#10, 2003)

      .. Neil Chenoweth, giornalista australiano che ha appena pubblicato una biografia [di Murdoch, dice:] "Nei cinquant'anni che ha impiegato per costruire News Corp si è lasciato dietro tutto e tutti: le idee, gli amici.. Le uniche cose che contano, per lui, sono quelle che gli permetteranno di siglare il prossimo affare".

      .. Dieci anni prima del caso-Enron, News corp aveva già inaugurato il maquillage ei conti. A cominciare dal 1987, quando i libri contabili riportavano un margine pre-oneri straordinari di 364,364 milioni di dollari australiani. Fateci caso: i numeri prima della virgola sono identici a quelli dopo. C'è 1 possibilità su 1000 che succeda. Be', nel 1988 il margine era di 464,464 milioni. Nell'89, di 496,496 milioni. Nel '90, di 282,282 milioni..

      .. Non c'è dubbio che i conti dell'impero di Murdoch negli anni Ottanta e Novanta siano sempre stati letti con scetticismo. I beni patrimoniali di News Corp sono difficili da valutare con esattezzza. Il gruppo ha un mucchio di affiliate, partecipazioni e sussidiarie sparse per i paradisi fiscali dei Caraibi. E per la sua contabilità usa le regole australiane, più morbide di quelle americane.

      Rupert Murdoch (nato in Australia nel 1931 da genitori inglesi, ma ora cittadino americano) ha un giro d'affari di 15 miliardi di dollari: possiede la 20th Century Fox, 200 giornali (fra cui il Times e il New York Post), riviste, case editrici (Harper Collins) e discografiche, studios cinematografici, televisioni (British Sky Broadcasting e relativo canale d'informazione SkyNews; Fox Broadcasting e relativo FoxNews; e altre TV nel resto del mondo, ad es. la Star Television di Hong Kong), una squadra di baseball (LA Dodgers) e quote di altre squadre (Manchester United e Chelsea). E' il presidente della News Corp, che ha fondato nel 1953 stampando bibbie (di cui è il massimo venditore mondiale) (TV Sorrisi e Canzoni, Agosto 2003)

      [La sua pay-TV] è entrata nel panorama televisivo italiano con la grazia di un elefante in un negozio di cristalleria. .. Ci sono stati problemi coi numeri verdi, coi centri d'assistenza andati in tilt. .. "Sorrisi e Canzoni" ha persino aperto sul sito un angolo per le mergenze, affidando a una lettrice competente .. la risoluzione degli intoppi tecnici più frequenti. [Sono inoltre scomparsi] alcuni canali come RaiSat Album [e] RaiSat Art, o come Cinema 1, Cinema 2 e Cinema Classic. [Inoltre sono stati cancellati] i canali satellitari free, dalla TV pan-araba Al Jazira alla tedesca ZDF. (aldo grasso, su "Sette" de "Il corriere della sera", 25 settembre 2003)

      "Oggi abbiamo un problema grossissimo: stiamo subendo un'invasione anglosassone che, se raggiungerà il suo obiettivo, scardinerà le abitudini degli italiani. Parlo di Sky. E' una TV parcellizzata, fatta di solo-calcio, di soli-film, o di soli-documentari. Se sei un tifoso di quel genere, ti butti lì e tralasci tutto il resto. Questo è lontano dall'idea della cultura umanistica, dalla cultura italiana, in cui si collegano saperi diversi. Se questa operazione vince - e temo che avrà successo - scardinerà tutto. .. Un'altra cosa importante: Sky è una TV per ricchi, per chi può spendere un canone elevato. Crea due fasce di pubblico, come in USA: quelli che possono e quelli che non possono. E in America la TV gratuita fa schifo. .. L'arrivo di questa novità può avere un effetto davvero destabilizzante." (Pippo Baudo, intervistato da "TV sorrisi e canzoni" a proposito dei 50 anni di televisione italiana.)

      Dove un tempo la CNN aveva carta bianca, oggi spuntano gli arrembanti microfoni Fox News, creatura del tycoon australiano Rupert Murdoch. I numeri cantano a favore di FNC che ha superato CNN nelle principali fasce orarie d'ascolto, laureandosi canale news via cavo numero 1 (la terza forza, la rete MsNBC, segue a distanza abissale). .. Fox è cassa di risonanza ufficiosa del GOP (il Grand Old Party), ossia il Partito repubblicano culla di Bush senior e junior. I media liberal hanno analizzato nei dettagli i quadri FNC. A partire dal fondatore Roger Ailes, stratega elettorale di Nixon, Reagan e Bush senior. O Tony Snow, cuore dello show domenicale "Fox News Sunday", che nell'aprile 2001 ha ricevuto i complimenti video da George Bush. .. Non è passata inosservata nemmeno la decisione di ingaggiare John Ellis, cugino del presidente, per commentare i tormentati risultati degli exit poll delle elezioni presidenziali nel novembre 2000. E secondo l' "Editor & publisher magazine", la TV della saletta stampa della Casa Bianca è passata dalla CNN dell'era clintoniana all'attuale Fox News Channel. Per i custodi dell'informazione super partes, FNC fa perte diuna crica ultraconservatrice insieme con il "Washington Times", la pagina d'editoriali del "Wall Street Journal" e il "New York Post" (altra proprietà di Murdoch). (Benedetta Pignatelli su "Sette" de "Il corriere della sera" - #9, 2003)

      KILL WOMEN AND CHILDREN TOO
      from the New York Itaha Journal

      Recently the (New York) Ithaca Journal published an article in which the Journal interviewed a 10th Mountain Division soldier upon his return from Afghanistan. The soldier, Private Matt Guckenheimer, was quoted thus: "'We were told there were no friendly forces,' said Guckenheimer, an assistant gunner with the 10th Mountain Division at Fort Drum. 'If there was anybody there, they were the enemy. We were told specifically that if there were women and children to kill them.'" ("Fresh memories of war," The Ithaca Journal, May 25, 2002)

      The publication of Guckenheimer's remarks ruffled some feathers. On May 31, Guckenheimer wrote a letter to the Ithaca Journal to "clarify" his remarks. The letter was published on June 4. The heart of Guckenheimer's clarification was this: "if those women and children showed hostile intent, we were ordered to kill them as hostile forces, just like any other hostile force we encountered.." (The Itaha journal)

      It would, of course, be the individual soldier, going house to house in besieged Afghan villages, who determined "hostile intent." Running away, giving the soldier a dirty look, or giving the soldier the finger, could be interpreted as "hostile intent," of course. In other words, each soldier was given a cart blanche to kill women and children at his own discretion.

      Pvt. Gluckenheimer added: "However, this does not mean that we were ordered to slaughter noncombatants such as babies."

      TOH? SBUCA UN ALTRO OLEODOTTO :-7
      di Danilo Taino su "Sette" de "Il corriere della sera" #27,2003

      .. In Iraq la ricostruzione delle infrastrutture sta muovendo i primi passi .. e si inizia a pensare in quali forme incassare in anticipo i proventi futuri del greggio per poter avere subito grande risorse a disposizione: .. si emettono cioè sui mercati internazionali titoli rappresentativi di riserve di greggio iracheno e i proventi della vendita vengono usati per dare il via alla ricostruzione. [Tuttavia] un'autorità civile irachena .. ancora non esiste e ancor meno c'è qualche entità in grado di gestire adeguatamente il denaro incassato. [In altre parole, un'occasione d'oro per lucrare facendo sparire un mucchio di soldi. ndJB] Fatto sta, comunque, che le prove di mercato, in Iraq, sono cominciate e sono forse un po' più avanti delle prove di democrazia, delle quali per ora non si vede l'ombra.

      .. Nell'area però stanno prendendo forma alcune iniziative che potrebbero avere una forza economica e simbolica potente. Una, in particolare, è stata annunciata dal ministro dell'Economia israeliano, Benjamin Netaniahu: la riapertura dell'oleodotto tra la zona petrolifera dell'Iraq curdo (Kirkuk e Mosul) e il porto israeliano di Haifa. Un oleodotto esistente ma chiuso dagli arabi nel 1948, al momento della formazione dello Stato di Israele.

      Nel frattempo la Giordania .. in soli nove mesi è stata accettata nella WTO, l'Organizzazione mondiale del commercio. E la Casa Bianca mette pressione su una serie di Paesi arabi perchè facciano lo stesso. Nei giorni scorsi, per esempio, il rappresentante commerciale di Bush, Robert Zoellick, ha duramente criticato l'Egitto per la lentezza con la quale affronta la questione. Se la strategia di rifare la mappa della regione ha qualche speranza di successo, la spinta data dalla guerra in Iraq non si deve arenare nelle sabbie del Medio Oriente, dicono a Washington, soprattutto al dipartimento della Difesa. ..

      FACILE COMPRARE ONLINE ARMI BIOLOGICHE USA
      su Punto Informatico, 9/10/2003

      .. Ci vuole davvero poco per acquistare online quanto necessario per realizzare armi chimiche e biologiche. Ancora meno da quando sono disponibili per l'acquisto via internet materiali a vario titolo dismessi dalla Difesa americana. Questo è stato scoperto da una clamorosa inchiesta del GAO, il General Accounting Office, ovvero il braccio investigativo del Congresso americano. I suoi operatori hanno potuto acquistare per 4.100 dollari materiali che ne valevano quasi 50mila e che terroristi, secondo quanto dichiarato dal GAO stesso, potrebbero utilizzare per realizzare armamenti estremamente pericolosi: .. tute protettive, gabbia di contenimento biologica, incubatore batteriologico, evaporatore e altro ancora.

      Stando alle indagini del GAO, però, i materiali in vendita sono ben di più e già sono stati venduti ad acquirenti egiziani, filippini, malesi e altri ancora. .. Secondo Gregory Kutz, che ha guidato il team del GAO, negli ultimi tre anni e mezzo il Pentagono ha venduto a prezzi così ridotti quasi 300mila tute speciali di protezione, 199 incubatori, 521 centrifughe, 65 evaporatori e 18 gabbie di contenimento biologico, più tutta una serie di altri materiali.

      Sebbene una parte di questi materiali sia comunque già disponibile sul mercato, la preoccupazione del GAO è che tutto questo, associato alla poca cura nel mantenere gli inventari di materiali tossici in alcuni laboratori, possa creare una situazione di potenziale pericolo.