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Dimensione: 8113 bytes Ultimo aggiornamento: martedì 12 ottobre 2004 h.22:06
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IDENTITÀ
le poesie di Ivan Sirtori

Alcune mie "sforbiciate" dalla sua raccolta di poesie del 2001, più due inediti.

«Poesia del Caos e della Creazione, così viene da definire quella di Ivan Sirtori; sin dalla prima lettura si ha l'impressione che i versi sgorghino da un'inarrestabile fonte primordiale, immediati e spontanei, con l'innocenza e l'inconsapevolezza di un Io che continuamente oscilla tra il riconoscersi soggetto ed il sentirsi confuso al tutto, in un'implacabile "nostalgia dell'immenso".» (G. Migliaccio)

In copertina: illustrazione originale di Emilio Giossi
Per ordinarne una copia, contatta l'autore. "L'orso-tigre meditativo", ritratto di Ivan Sirtori
  • per ordinare una copia della raccolta "Identità", contatta l'autore
  • vedi anche: alcuni aforismi surreali di Ivan Sirtori
     
  • SATURNIA
    Pozze di quiete ..
    m'espando ..
    sprazzi di genesi ..
    dalla terra, l'acqua
    dall'acqua, la vita

    CANTICO DEI MORTI VIVENTI
    .. Canto l'orrore del vuoto,
    e il dolore del trascinarsi
    stanco
    tra vane gioie fugaci
    sperando la morte
    come Lazzaro la vita

    ECLISSI
    Ho il cuore opaco stamane
    di luna e sole,
    venti di cataclisma.

    MUSICA
    Sento
    urla d'ossa
    musica. ..
    L'esserci
    qui ed ora
    tra le braccia del mondo.

    D'UN UOMO NUOVO
    .. Da un sorriso
    dissennato
    lentezze auree

    NOTTURNO
    Il vento porta a sè ..
    voli di gabbiani

    ECO DI SERE ARCANE
    .. Là
    nell'indistinto
    emergono forme e
    vita:
    l'indicibile
    icona
    del silenzio.

    NOTTE
    .. Velo di pino
    ombra di roccia
    soffio all'acqua
    gli astri
    e via

    SONO OMBRA DI PINO
    .. Un corvo ..
    il becco guida all'orizzonte
    Sono ombra di pino
    nella notte senza luna

    UN VECCHIO
    Vidi un vecchio dal viso profanato
    come scorza d'albero antico
    tra le piroette di fumo della sua
    sigaretta spenta. ..
    Delicato come la brezza, andava quieto.
    Sapeva della morte il passo, splendeva
    nel suo viso il bagliore della distanza.
    Passato il fosso svaniva come danza. ..
    La nostalgia dell'immenso mi preme
    lo sterno e m'atterra.
    Così sia.
    Illustrazione originale del pittore Emilio Giossi
    TRA BALZE E RUSCELLI
    .. Il viaggiatore carezza i seni del mondo
    e dello spazio che contiene, contenuto.

    NEVE AL SOLE CHE MUORE
    Io porto con me
    frammenti rifratti
    di silenzi
    sazi
    di parole e suoni
    e li doso nella notte

    E SONO VENTO
    Neve
    coltre di
    luna che cade
    [e poi] si siede

    QUEL LUOGO PIU' VIVO
    Colgo
    come alito di fulmine
    quel luogo più vivo
    ch'esplode dentro
    l'animo mio.
    Là, sono mille
    e mille volte
    l'istante
    e soli e semi
    di pioggia di luna.

    IMMOBILITÀ
    Oggi, mentre la vita accadeva
    dormivo io, sepolto
    immune d'ogni male e d'ogni
    bene

    NEL MONDO
    Sarò nel mondo
    non del mondo ..
    Zampilli
    di me
    [entro] archi di sorriso

    VENTO
    Solo
    migro
    le mie stagioni

    ECO DI SOGNO
    Le tue parole sono
    pietre
    a lapidare un morto

    SOLO LA NOTTE
    ..È stella
    la morte
    e.. profuma di commiato

    LASCIO ECO OGNI DOVE
    M'opaca il petto
    .. Lascio eco ogni dove
    brandelli di distanza

    PONTE
    Folgore, ogni passo
    .. scintilla, .. salda
    opposti sguardi.

    IL SOFFIO DEI MIEI PENSIERI
    .. A sera mi pare
    d'udire il soffio
    dei miei pensieri; ..
    seme che muore
    canta scintille
    di sole.
    Mi si sciolgono bende ..
    lascio la pelle
    sulla roccia un serpe
    osserva

    TENTAZIONI
    Sono di stelle la sera ..
    a cieli alterni
    lune di pioggia roca ..
    Scrivo ruvido
    glaciale pesco arido ..
    Crei
    perfezioni di suoni e voli
    dove lume che sfiori prende vita
    come rinato ..
    Mi lascio
    viaggiare
    l'anima
    tra i paesaggi
    del possibile ..
    Siedo ..
    inerpicandomi
    tra pensieri alterni: ..
    lampi sorgivi
    in abissi a spirale. ..
    Forze di sussurro
    a rovescio nel tempo; ..
    velato in voli sfiammo
    profili diseguali.

    FIATI
    .. Abito i pensieri
    incarnati nel suono ..
    un coaugulo d'uomo ..
    Dardeggio
    annuvolandomi ..
    Frequento l'abisso a giorni alterni
    il luogo dove ogni cosa è altro ..
    Mi apposto alle mie spalle
    spiandomi ..
    corro, a depistarmi ..
    sbatterei le ossa
    contro l'ombra della luna ..
    [E intanto]
    gli interstizi del cielo si fanno stelle
    scivolano nelle tasche, a riscaldarmi.
    M'avvolgo
    lento
    in un
    fazzoletto di sentieri ..
    pensando il primo
    dei miei pensieri
    [E poi]
    svoragino disanimato
    nell'ombra della sedia.

    DEL MARE BURRASCOSO A SERA
    .. Scivolano
    granelli di te
    nei miei occhi
    ad accecare

    L' "IO SONO" DEGLI INTERSTIZI
    .. Sono il divenire
    il non ancora che sarà

    NON DUBITAVO
    .. Crocifisso
    dal peso dei pensieri ..
    strappo
    un petalo
    all'imbrunire ..
    Rincorro parole
    come stelle cadenti
    inciampo, atterro...
    ...via! Tra le mani un ciuffo
    d'erba
    poesia. ..
    Sparpaglio
    il mio sonno ..
    nello stagno ..
    come .. semi di sogno ..
    [Ed] ho un brusio alla schiena
    un crepitio
    di pensieri
    uno schianto di risa.

    [SENZA TITOLO]
    Sono il turbine
    che schianta le stelle
    ne spalanca i nervi.
    Non più solo, in uno spazio
    senza ponti.
    Alato di brividi
    cellula d'Universo.
    Rupe, soffio
    virgola di cielo
    ripido scroscio
    rapito
    sul folto della terra
    in volo.

    SEDUZIONI
    Ho schiacciato
    la mia donna come terra.
    ..
    Morire tra le tue gambe
    spaccare la terra
    [con un singulto]
    in attesa del virgulto.

    Fuori raccolta

    1.
    Il pieno ha costruito sulla testa
    grattacieli di cristallo di sapienza
    Il vuoto tramontato nella pancia
    la sapienza trasformandola in saggezza.
    L'uomo Avere piano muore
    proiettato nelle cose
    che dis-integrano il sé.
    L'uomo essere nel sé
    trova
    l'ordine del mondo.

    2.
    Sono una scimmia che prega
    e sogna, la notte
    l'uomo che sarà.