Non saprei dire con certezza se Picasso abbia veramente avuto un "periodo blu", ma rivedere a distanza di quasi tre lustri questa mia incursione (più unica che rara) nelle arti figurative.. beh, posso senza ombra di dubbio affermare (e non solo a causa della datazione) che mi trovavo all'apice della mia fase mentale: mr.Spock sul ponte dell'astronave Enterprise.

Il quadro/rebus si intitola "oneway mind" (mente a senso unico), e - seppur con una grafica cludicante e a dir poco incerta - ne rappresenta il cervello ("no, non è una nuvoletta") e relativi input.

In senso orario: i pettegolezzi, le religioni, il cuore (ma soltanto attraverso una resistenza, ed è un cuore frantumato che diventa sempre più piccolo), la musica commerciale (anche se non riesco a leggere bene cosa avevo scritto sull'etichetta, è chiaramente visibile "rap"), la radio, la televisione (che, se ci fai caso, sta trasmettendo il nulla - e lo impone prepotentemente, vedi il punto esclamativo), gli occhi (che però sono dietro a un muro, davanti al quale sta il naso ergo "non vedono a un palmo di naso"), le orecchie (che però sono scollegàte: nessuno ascolta più), i libri (scollegàti anch'essi) e la scuola (con le sue imbecillità mortifere per la mente, vedi i teschi con la luce negli occhi che si sta spegnendo).

Poi c'è il naso (anche se ho dimenticato di collegarlo :_), che però odora solo merda ("la puzza sotto il naso").

E infine la bocca: che non è collegata al cervello, per cui ripete a pappagallo solo il "sentito-dire" (collegamento diretto e senza filtro all'orecchio) oppure farnetica banalità e luoghi comuni (la spazzatura del pensiero appunto).

Degne di nota pure le "firme dell'artista": quella più visibile (il framework JAKY, che era lo stesso che usavo per siglare "le avventure di Gnoky", il fumetto che realizzavo alle scuole elementari) e quella, nascosta ma non troppo, che pone la mia sigla nientemeno che all'interno della pupilla dell'occhio di Dio. (Modesto come sempre, insomma. ;-)

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