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Come un cammello in una grondaia (1991)

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  1. Povera patria 3'44"
  2. Le sacre sinfonie del tempo 3'44"
  3. Come un cammello in una grondaia 3'31"
  4. L'ombra della Luce 4'52"
  5. Schmerzen 2'50"
  6. Plaisir d'amour 3'56"
  7. Gestillte sensucht 5'48"
  8. Oh sweet were the hours 3'39"

Povera patria

Prova a guardare su un atlante alla voce "Italia", ignorantone! Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere di gente infame che non sa cos'è il pudore. Si credono potenti e gli va bene quello che fanno, e tutto gli appartiene. Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni! Questo paese è devastato dal dolore.. Ma non vi danno un po' di dispiacere, quei corpi in terra senza più calore? Non cambierà, non cambierà.. No: cambierà. Forse cambierà. Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali? Nel fango affonda lo stivale dei maiali. Me ne vergogno un poco, e mi fa male, vedere un uomo come un animale. Non cambierà, non cambierà.. Sì, che cambierà. Vedrai che cambierà. Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali, che possa contemplare il cielo e i fiori, che non si parli più di dittature. Se avremo ancora un po' da vivere. ..la primavera, intanto, tarda ad arrivare.

Le Sacre sinfonie del tempo Scarica l'MP3 (438k)

Le sento più vicine, le Sacre sinfonie del tempo. Con una idea: che siamo esseri immortali caduti nelle tenebre, destinati a errare nei secoli dei secoli, fino a completa guarigione. Guardando l'orizzonte, un'aria di infinito mi commuove - anche se a volte le insidie di energie lunari, specialmente al buio, mi fanno vivere nell'apparente inutilità, nella totale confusione. ..che siamo angeli caduti in Terra dall'eterno, senza più memoria: per secoli dei secoli, fino a completa guarigione.

Come un cammello in una grondaia Citazione di Al Biruni..

Vivo come un cammello in una grondaia, in questa "illustre ed onorata" società. E ancora sto aspettando un' "ottima occasione" per acquistare un paio d'ali e abbandonare il pianeta. E cosa devono vedere, ancora, gli occhi? E sopportare? I demoni feroci della guerra, che fingono di pregare! Eppure lo so bene, che dietro a ogni violenza esiste il male: se fossi un po' più furbo, non mi lascerei tentare. Come piombo pesa il cielo questa notte. Quante pene, e inutili dolori.

L'ombra della Luce Scarica l'MP3 (574k)

Difendimi dalle Forze Contrarie: la notte, nel sonno, quando non sono cosciente, quando il mio percorso si fa incerto. E non mi abbandonare mai, non mi abbandonare mai! Riportami nelle Zone più alte, in uno dei tuoi Regni di Quiete: è tempo di lasciare questo ciclo di vite. E non mi abbandonare mai, non mi abbandonare mai! Perchè le gioie del più profondo affetto, o dei più lievi aneliti del cuore, sono solo l'ombra della Luce. Ricordami come sono infelice, lontano dalle tue leggi. Come non sprecare il tempo che mi rimane. E non mi abbandonare mai, non mi abbandonare mai! Perchè la Pace che ho Sentito in certi monasteri, o la vibrante intesa di tutti i sensi in festa, sono solo l'ombra della Luce.

Schmerzen Dolori di Richard Wagner

Sonne, weinest jeden Abend / Dir die schonen Augen rot, / Wenn im Meersspiegel badend / Dich erreicht der fruhe Tod; / Doch erstehst in alter Pracht, / Glorie der dustren Welt, / Du des Morgens neu erwacht, / Wie ein stolzer Siegesheld! / Ach, wie sollte ich da klagen, / Wie, mein Herz, so schwer dich sehn, / MuB die Sonne selbst verzagen, / MuB die Sonne untergehn? / Und gebieret Tod nur Leben, / Geben Schmerzen Wonnen nur: / O wie dank ich, daB gegeben / Solche Chmerzen mir Natur!

[Sole, col pianto ogni sera i tuoi begli occhi fai arrossare. Quando ti immergi nello specchio del mare, pronta ti coglie una morte prematura. Ma risorgi all'antico splendore, gloria del mondo ottenebrato: tu, come un fiero eroe trionfale, di nuovo al mattino ti ridesti! Ah, come potrei lamentarmi? Come, cuore mio, vederti tanto greve, se il sole perfino deve disperare, se perfino il sole deve tramontare? E se morte genera solo vita, i dolori danno solo gioie. Oh, come sono grato alla natura, che di tali pene mi diede l'affanno!]

Plaisir d'amourGioia d'amore di Johann Paul Aegidius Martin

Plaisir d'amour ne dure qu'un moment, / chagrin d'amour dure toute la vie. / J'ai tout quittè pour l'ingrate Sylvie: / elle me quitte e prend un autre amant. / Plaisir d'amour ne dure qu'un moment, / chagrin d'amour dure toute la vie. / Tant que cette eau coulera doucement / vers le ruisseau qui borde la prairie / je t'amerai, m' repetait Sylvie. / L'eau coule encore; elle a changè pourtant. / Plaisir d'amour ne dure qu'un moment, / chagrin d'amour dure toute la vie.

[La gioia dell'amore dura solo un momento, la pena d'amore dura tutta la vita. Ho lasciato tutto per l'ingrata Sylvie (Silvia): lei mi lascia e prende un altro amante. La gioia dell'amore dura solo un momento, la pena d'amore dura tutta la vita. "Finchè quest'acqua scorrerà dolcemente verso il ruscello che costeggia i prati, io t'amerò", mi ripeteva Sylvie. L'acqua ancora scorre. Lei però è cambiata. La gioia dell'amore dura solo un momento, la pena d'amore dura tutta la vita.]

Gestillte sehnsuchtNostalgia placata. di Johannes Brahms

In goldnen Abendschein getauchet, / wie feierlich die Walder stehn! / In leise Stimmen der Volglein hauchet / des Abendwindes leises Wehn. / Was lispeln die Winde, die Vogelein? / Sie lispeln die Welt in Schlummer ein. / Ihr Wunsche, die ihr stets euch reget / im Herzen sonder Rast und Ruh! / Du Sehnen, das die Brust beweget, / wann ruhest du, wann schlummerst du? / Beim Lispeln der Winde der Vogelein, / ihr sehnenden Wunsche, wann schlaft ihr ein? / Ach, wenn nicht mehr in goldnen Fernen / mein Geist auf Traumgefieder eilt, / nicht mehr an ewig fernen Sternen / mit sehnendem Blick mein Auge weilt, / dann lispeln die Winde, die Vogelein / mit meinem Sehren mein Leben ein.

[Immersi nel riverbero d'oro della sera, come sono solenni i boschi! Sulle voci degli uccelli spira dolcemente la brezza della sera. Cosa mormorano il vento e i piccoli uccelli? Mormorando avvolgono il mondo nel sonno. Voi, desidèri, che sempre vi agitate nel cuore, senza sosta nè riposo! Nostalgia che sommuovi il respiro: quando riposi?, quando dormi, tu? Mormorano i venti, i piccoli uccelli.. ma voi, desidèri senza meta, quando troverete il sonno? Ah, quando non più in lontananze d'oro il mio spirito alato dal sogno vagherà, non più su stelle eternamente lontane riposerà il mio sguardo pieno di nostalgia. allora i venti e i piccoli uccelli con il loro mormorio avvolgeranno i miei desideri e la mia vita.]

Oh sweet were the hoursOh, dolci furono le ore di Ludwig Van Beethoven

Oh sweet were the hours, when in mirth's frolic throng I led up the revels with dance and with song; when brisk from the fountain, and bright as the day, my spirits o'erflow'd, and ran sparlking away! Wine! Come bring me wine to cheer me, friend of my heart! Come pledge me high! Wine! Till the dreams of youth again are near me. Why must they leave me, tell me, why? Return, ye sweet hours! Once again let me see, your airly light forms of enchantment and glee; come, give an old friend, while he crowns his gay glass, a nod as you part and a smile as you pass. Wine! Come bring me wine to cheer me, friend of my heart! Come pledge me high! Wine! Till the dreams of youth again are near me. Why must they leave me, tell me, why? I cannot forget you, I would not resign, there's health in my pulse and a spell in my wine, and sunshine in autumn, tho' passing too soon, is sweeter and dearer than sunshine in June. Wine! Come bring me wine to cheer me, friend of my heart! Come pledge me high! Wine! Till the dreams of youth again are near me. Why must they leave me, tell me, why?

[Oh, dolci furono le ore - quando, ridondanti di scherzosa allegria, io aprii i festeggiamenti con balli e con canti; quando, fresca dalla fonte e chiara come il giorno, la mia gioia traboccò e fuggì tutt'intorno. Vino! Vieni e porta il vino che mi rallegri, amico del cuore! Vieni e brinda con me! Vino! Finchè i sogni di gioventù di nuovo sono vicini, perchè devono lasciarmi? Dimmi: perchè? Tornate, ore dolci! Lasciate che io riveda, una volta soltanto, le vostre lievi aeree forme di gioia e di incanto! Venite, concedete a un vecchio amico, che l'allegro bicchiere va ricolmando, un saluto quando ve ne andate e sorriso quando vi state allontanando. Vino! Vieni e porta il vino che mi rallegri, amico del cuore! Vieni e brinda con me! Vino! Finchè i sogni di gioventù di nuovo sono vicini, perchè devono lasciarmi? Dimmi: perchè? Non so dimenticarvi. La speranza resta mia. Ho salute nel sangue e nel vino magia. e seppur passi troppo in fretta, il sole d'autunno è più dolce e prezioso del sole di Giugno. Vino! Vieni e porta il vino che mi rallegri, amico del cuore! Vieni e brinda con me! Vino! Finchè i sogni di gioventù di nuovo sono vicini, perchè devono lasciarmi? Dimmi: perchè?]

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